Pipì dei cani: secondo il Comune di Chivasso si cancella con l'acqua.

IL COMUNE DI CHIVASSO: QUANDO L’ORDINANZA FA… MINGERE

Secondo il Comune di Chivasso, per cancellare la pipì dei cani dalle strade, basti diluirla

Copriamo che non tendono a fermarsi le deliranti ordinanze dei Comuni che vogliono contrastare la presenza sui marciapiedi della pipì dei cani nelle città, usando l’acqua.

L’acqua è un bene prezioso. Ne sprechiamo a quantità ingenti e sprecarne ulteriormente per togliere la pipì dei cani è follia pura, quando semplicemente basterebbe invitare i proprietari di cani ad avere l’accortezza di incentivare il proprio cane a farla dove non rimanga traccia e odore.

Certo, non sempre è possibile. Molte zone non sono attrezzate adeguatamente con area di sgambatura, molte città non sono sufficientemente attrezzate. Tuttavia non è certo una soluzione. Non siamo dei chimici, ma spargere acqua sulla pipì di un cane, non la elimina, al massimo la diluisce.

Un’effigie che difficilmente troveremo nei Comuni come Chivasso.

Tuttavia il Comune di Chivasso, infischiandosene di dati che illustrano come il nostro Paese sprechi 100 mila litri d’acqua al secondo, ha diramato un’ ordinanza che prevede di pulire la pipì fatta per strada dal suo animale. Il padrone deve portare con sé una bottiglietta d’acqua per lavare il marciapiede. Chi viola l’ordinanza è soggetto a sanzioni da 75 a 450 euro.
Anche i gatti non avranno vita facile: chi lascia cibo per strada senza ripulirla, rischia di essere sanzionato.

Carmagnola ha dichiarato guerra alla popolazione canina ricorrendo all’investigazione della Scientifica per multare chi non raccoglie le deiezioni dei cani: su questo siamo invece d’accordo. Multare chi non raccoglie le deiezioni è sacrosanto e non prevede lo spreco d’acqua. Ben venga quindi l’esame del DNA, effettuato dall’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che saranno distratti da lavori lievemente più importanti come i controlli sulla sofisticazione alimentare sulla salute degli animali (vi dice niente mucca pazza o influenza aviaria?).

I Comuni piemontesi non sono gli unici ad attuare questa tattica; anche SavonaLerici, Volterra (nel solo centro storico) e Vigevano prevedono lo spreco d’acqua come difesa contro l’intollerabile pipì.

Speriamo che al Comune di Chivasso e in altre zone del Piemonte, non venga la geniale idea di combattere l’annoso problema delle cacche di piccione.

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