Peritas, il cane di Alessandro Magno.

LA STORIA DI PERITAS, IL CANE DI ALESSANDRO MAGNO

Chi era Peritas, il cane di Alessandro Magno, nonché valoroso guerriero 

Tra i cani più famosi della Storia e della Mitologia, non può mancare insieme ad Argo, anche Peritas, il cane di Alessandro Magno. 
Sono poche le fonti che narrano la storia di Peritas; i primi a parlarne furono Plinio il Vecchio e Plutarco, che ne scrissero a riguardo rispettivamente cinque e sei secoli dopo.
Secondo il contributo dei cronisti dell’epoca, Peritas era probabilmente un molossoide che venne donato ad Alessandro Magno dallo zio, Alessandro I d’Epiro. Il cane prende il nome dalla parola macedone corrispondente a “Gennaio”

Il cane di Alessandro Magno salvò la vita al suo padrone

La leggenda narra che Alessandro Magno fosse molto attaccato al suo Peritas.
Tale la sua fedeltà, tanto da essere portato anche nelle sue battaglie. Trovò la morte nel 331 A.C. nel corso di una battaglia cruciale, quella che vide da una parte la fazione guidata da Alessandro Magno e i suoi alleati, dall’altra i Persiani agli ordini di Dario III. Per salvare il suo padrone dall’attacco di un elefante, con incredibile coraggio Peritas si scagliò contro il pachiderma, addentandolo con intelligenza alle labbra, l’unico punto scoperto e sensibile dell’enorme animale.
Alte fonti storiche ritengono invece che il cane morì tra le braccia del padrone, dopo averlo salvato dal lancio di un’arma appuntita lanciato da un soldato nemico.
Che sia stato per via di un arma o di un elefante, l’amore e la fedeltà di un cane da guerra che decise di sacrificarsi, permise al suo padrone di proseguire la sua avanzata e diventare il condottiero con maggiori conquiste. Un altro animale a cui fu molto legato era Bucefalo, il suo fedele e quasi indomabile destriero che lo accompagnò per le sue missioni in giro per il mondo per oltre vent’anni.  Anche Bucefalo morì in guerra cinque anni dopo Peritas, e anch’esso ricevette una solenne cerimonia funebre, oltre ad una città a lui dedicata.

Peritas: Molosside o Levriero?

Non sapremo mai con certezza la razza di Peritas. Probabilmente era un molosside o un molossoide, tuttavia la fotografia in evidenza di questo articolo, mostra il particolare di un sarcofago decorato in Età Alessandrina, il quale ritrae una scena di guerra, dove si distingue Alessandro Magno che cavalca Bucefalo e subito sotto un levriero, presumibilmente Peritas. Il sarcofago è stato ritrovato in Libano nel 1887 e ora facente parte della preziosa collezione dei musei archeologici di Istanbul.

In Pakistan venne fondata una città in onore del cane di Alessandro Magno 

Il tempestivo intervento e sacrificio di Peritas, permise al condottiero per antonomasia di avere ragione sulle infinite truppe di Dario III, che registrarono numerosissime perdite. Il cane di Alessandro Magno cadde in combattimento, ma il suo corpo venne recuperato e poté ricevere gli onori che spettavano ad un valoroso guerriero. Non solo: Alessandro Magno fondò anche una città in onore di Peritas, in una zona in prossimità del fiume e dell’omonima città di Jehlum, in un territorio che comprende parte degli odierni IndiaPakistan.

Fonti:
1, 2




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