Spesso mi viene chiesto cosa sia meglio per i nostri beneamati: portarli con sè in vacanza o lasciarli a casa?
Non c’è una risposta secca da sì o no, bisogna valutare tante cose!
Partiamo innanzitutto dalla meta, dal viaggio da affrontare e dalla durata: sconsiglio VIVAMENTE di far viaggiare il cane nella stiva di un aereo. I motivi sono molteplici, per il luogo in sé, per il trattamento poco ortodosso (poca più delicatezza di un pacco postale), per lo scompenso di altitudine, per lo sballottamento di molte ore in diversi posti (check-in, sali in stiva, esci dalla stiva, scendi dall’aereo, vai agli arrivi, etc), la lista è lunga. Insomma è uno stress troppo grande e davvero inutile che il cane, per altro, dovrebbe risubire dopo pochissimo tempo per tornare indietro.
IN VACANZA CON IL CANE: ATTENTI AI VIAGGI LUNGHI
Attenzione anche ai viaggi in auto troppo lunghi!
Se dovete affrontare 10 ore di viaggio valutate di fare delle tappe nell’intermezzo, è massacrante per noi fare 10 ore di auto consecutive, figuratevi per un cane.
Se dovete prendere la nave meglio andare in cuccetta per avere più tranquillità.
IN VACANZA CON IL CANE: COMPRENDIAMO BENE LA META
Ragioniamo poi bene sulla meta:
Se state per fare un viaggio all’insegna della cultura e che prevede quindi spostamenti continui tra musei e opere d’arte (dove per altro quasi mai possono entrare i cani) è meglio lasciarlo a casa in buone mani piuttosto che sballottarlo di qui e di là, magari sotto il sole e con la confusione di mille persone attorno ogni giorno. Ancora più sconsigliato lasciarlo solo in una camera d’albergo che non ha mai visto prima per ore.
Posto invece che il viaggio che stiamo facendo sia idoneo per Fido (vedi vacanza marittima, collinare o montanara) ci sono comunque molti aspetti da valutare, in modo da essere sicuri di far star bene il nostro amico.
Se andate in albergo verificate che sia davvero un albergo Pet Friendly, non soffermatevi solo sul “Sì accettiamo animali”. Oramai più o meno tutti si stanno adeguando ad ospitare i quattro zmape, anche perché le famiglie accompagnate da un cane stanno aumentando sensibilmente e non accettarli sarebbe oramai deleterio per qualsiasi attività.
Ma questo non significa certo che il vostro cane sarà accolto a braccia aperte.
Chiedete quindi se tutte le zone dell’hotel sono accessibili al cane, se può andare in spiaggia e soprattutto se può entrare in mare; se mettono a disposizione ciotole e lettino, se c’è un’area dove può stare libero.
IN VACANZA CON IL CANE: ATTENZIONE AI CAMPEGGI
Se andate in campeggio idem come sopra, anzi, dovete essere ancora più attenti, perché spesso ci sono alcune aree dove il nostro amico proprio non è ben accetto.
Ricordate di portare sempre con voi il libretto aggiornato con tutte le vaccinazioni del caso e di controllare se la zona dove state andando necessita di particolari profilassi.
Su un soggiorno di una o più settimane sicuramente potrà capitarvi di dover lasciare il vostro amico da solo, quindi cerchiamo di fargli affrontare la cosa in modo graduale, lasciandolo solo prima qualche minuto, poi un’oretta e via così.
Il posto è nuovo per lui, quindi dovete dargli il tempo di ambientarsi, sia per il suo benessere, sia per evitare che abbai disturbando gli altri ospiti o che distrugga qualcosa che poi andrebbe ripagato.
Ricordiamoci che più civili siamo più permetteremo che il mondo diventi sempre più a prova di zampa.
Per ovviare a questo problema solitamente gli hotel attrezzati per essere davvero Pet Friendly, mettono a disposizione dog-sitter qualificati.
Ma se invece ragionando sulla nostra vacanza abbiamo deciso che è meglio lasciare Fido a casa, come scegliere la struttura giusta che lo ospiti?
Le tipologie sono tantissime e molto varie, anche qui scegliamo sempre nel rispetto del nostro amico.
Se Fido è abituato alla vita casalinga va da sè che portarlo in una comune pensione non può essere una scelta corretta.
Per quanto una tradizionale pensione possa essere bella e pulita è comunque un’ambiente completamente diverso da quello di casa; anche la vita quotidiana cambia parecchio perché la maggior parte delle ore vengono trascorse in un box (con un altro cane o da soli dipende) e poi solitamente ci sono delle ore (un paio) di svago nei campi preposti e annessi alla struttura.
Quindi se il vostro cane è abituato a vivere sempre accanto a voi, a dormire su letti/divani al calduccio, a scorrazzare dai suoi amici al parco 3-4 volte al giorno, a trascorrere insomma una normale vita da cani, potrete constatare da soli che forse non è la soluzione ideale.
IN VACANZA CON IL CANE: VALUTARE DOG SITTER E PENSIONI CASALINGHE
Oramai ci sono alternative più in linea con la normale vita dei nostri beniamini, come le pensioni casalinghe: affidare il vostro cane a persone che li tengono presso il loro domicilio, garantendogli così una quotidianità molto più simile a ciò a cui sono abituati.
Gli asili per cani, che oltre al mantenimento della normale quotidianità possono offrire al vostro amico giornate intere di gioco e socializzazione, un po’ di educazione, coccole a volontà, senza lasciarlo solo nemmeno per 1 secondo.
Ovviamente anche in questi casi è indispensabile che il cane faccia prima un inserimento nella struttura più o meno graduale, questo dipende dal carattere e dalle sue esigenze.
Affidandovi a strutture riconosciute sarete sicuri che l’inserimento venga affrontato e valutato nel modo più corretto possibile, sotto l’occhio esperto di educatori cinofili.
Se doveste invece pensare di affidarvi ad una dog sitter che vada a casa vostra durante il giorno accertatevi di ingaggiare una persona con forti competenze, purtroppo questo mestiere è troppe volte sottovalutato, non basta un amore sconsiderevole per gestire i 4 zampe! Soprattutto quando sono in un momento di stress dato dalla vostra assenza.
Attenzione quindi a chi scegliete, e, mi raccomando, non fatevi abbindolare da prezzi troppo bassi!
In ambito cinofilo, credetemi, prezzi troppo bassi sono sinonimo di poca attenzione e preparazione, perché per gestire un cane come fosse nostro servono competenze e tanto lavoro oltre a tanta passione!
Dopotutto pensateci, è come se lasciaste un figlio…non vorreste il meglio per lui?