Cari compagni umani, noi non siamo identici a voi!
Cercate di tener sempre presente la nostra diversità e sopratutto ricordatevi che siamo dei soggetti (…e non oggetti)!
Le singole esperienze determinano ogni nostro atto o reazione in specifiche circostanze: un particolare comportamento è direttamente legato al nostro stato mentale di un preciso istante, caratterizzato da motivazioni ed emozioni che possono essere positive o negative.

Ciò che sto cercando di spiegarvi, gentili compagni, è che un normale atteggiamento antropico potrebbe risultare insolito o in certi casi addirittura importuno per noi pelosi.
Pensate ad un abbraccio: per voi rappresenta una delle migliori espressioni d’affezione… ma a noi gli abbracci non piacciono! Nella comunicazione canina è un atto di sottomissione e non d’affetto.
Con il tempo, però, ho imparato a tollerare questo “scocciante” modo di fare: basta una sgrullata per alleviare la tensione – in questo modo noi cani segnaliamo la fine di un leggero stress che ci è stato causato.
Prima di portare in vacanza il vostro cucciolone, accertatevi che conosca positivamente questa umana espressione: molti di noi non sopportano confidenze da sconosciuti, e spesso le persone non sanno contenersi quando incontrano per strada un amico a quattro zampe.
Altre volte, invece, ci capita di prendere del cibo abbandonato o lasciato incustodito, per esempio sul tavolo da pranzo: se ve lo rubiamo non è un tradimento o un comportamento sbagliato che facciamo nei vostri confronti, quindi non è un atto da condannare! Solo con il vostro aiuto e la vostra pazienza riusciremo ad inibire questo impulso naturale.
Un altro punto dolente è la toelettatura… ebbene a noi pelosi non piace per niente essere privati del nostro odore! Non solo, troppi “bagnetti” potrebbero causarci delle problematiche cutanee – consiglio non più di un bagno al mese.
Poco tempo fa ho scoperto un’altra scioccante invenzione, il profumo per cani: se volessi coprire la mia identità per non farmi riconoscere in giro, di certo non sceglierei quell’orripilante puzzo alla violetta! A quel punto, sarebbe più utile ed istintivo rotolarsi su escrementi di animali o piccole carogne. Non lo farei per dispetto! Semplicemente ho gusti diversi rispetto alla mia umana.
Io e Dania abbiamo trovato un ottimo compromesso: per lei niente violetta, per me niente essenza alla popò!
In conclusione, è importante che nella relazione ci sia permesso di esprimere la nostra natura, senza renderci delle piccole macchine o antropomorfizzandoci come se non appartenessimo alla nostra specie.
Noi pelosi abbiamo una grande capacità: quella di adattarci al complesso mondo dell’uomo. Ma siamo pur sempre cani, non umani.

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