CANI E CIOCCOLATO: INTERVISTA ALLA DOTT.SSA BARBARA TONINI
Un’azienda che produce alimenti per cani ha immesso sul mercato un prodotto con all’interno del cacao. L’alimento non è passato inosservato e un Veterinario Nutrizionista ha spiegato i motivi per cui potrebbe essere pericoloso il consumo dello stesso.
Cani e Cioccolato: Vitakraft in vendita con cacao al 3,3%
Sempre più spesso negli scaffali dei negozi per animali, è possibile trovare prodotti in cui vi sono presenti quantità di cacao. Non è una novità che questo alimento, tanto caro agli esseri umani, sia invece altamente nocivo per i cani. Purtroppo però, non tutti i proprietari sono consapevoli della pericolosità del cioccolato, oppure ancora ne conoscono i pericoli, ma permettono al proprio animale un assaggio (o due).
La nostra attenzione è stata catturata da un post della Dott.ssa Barbara Tonini, Veterinaria e Nutrizionista, che abbiamo avuto il piacere di intervistare, in seguito ad un suo post su Facebook in cui avvisava la presenza sugli scaffali di un prodotto destinato al consumo canino, con il 3,3% di quantità di cacao:
“Che il cioccolato fosse tossico per i cani pensavo fosse cosa risaputa… mi sbagliavo!!😫
Probabilmente i produttori di questo snack IGNORANO che le metilxantine presenti nel cacao possono essere gravemente tossiche per i cani 😡
Certo il problema si pone soprattutto per i cani di piccola taglia o toy ma il MESSAGGIO che ai cani possa essere somministrato il CIOCCOLATO è SBAGLIATO⚠️⛔️🍫‼️“
Ne emerso un dibattito con alcuni follower, alcuni dei quali hanno preso le difese dell’azienda, dicendo che la stessa avesse preso le dovute precauzioni per segnalare la commestibilità del prodotto per i cani. Tuttavia, è stato fatto notare come sia stato evidenziato l’assenza dello zucchero ma non di quegli elementi, come la teobromina, che sono tossici per i cani.
Ed effettivamente, andando a controllare sulla pagina di Amazon del prodotto si può verificare come non sia in alcun modo specificato se la teobromina sia presente o meno.
Cani e Cioccolato: l’intervista alla dott.ssa Tonini
Abbiamo dunque contattato la dott.ssa Barbara Tonini, Veterinario e Nutrizionista, per porle delle domande in merito, che potranno risultare utili al proprietario che non conosceva i pericoli della somministrazione di cacao ai propri cani.
Perché ritiene sia sbagliato il prodotto/messaggio dell’azienda?
Innanzitutto voglio dire che non è l’unico prodotto in vendita per cani con cacao o cioccolato, anzi esistono addirittura delle vere e proprie tavolette di cioccolato specifiche per cani.
Premesso ciò, l’aspetto più preoccupante è il messaggio fuorviante che ne deriva, e cioè i consumatori meno attenti potrebbero sentirsi legittimati a somministrare cioccolato o cacao ai propri cani, dimenticandosi dell’alta tossicità che hanno questi alimenti.
Crede sia dovuto ad una scelta commerciale o una scelta presa con leggerezza?
Penso sia più una scelta commerciale: il cioccolato e il cacao hanno un forte appeal verso il consumatore.
Le dosi contenute nel prodotto sono dannose per i nostri cani?
Dipende dal contenuto di metilxantine e nello specifico di teobromina. Nei prodotti per cani dovrebbe essere utilizzato del cacao privo di teobromina o con una bassissima concentrazione di questa sostanza, purtroppo in questo prodotto non è stato riportato nessun dato in merito.
Quali sono i danni che il cioccolato/cacao può causare ai cani?
Le conseguenze possono essere più o meno gravi; i sintomi solitamente si presentano tra le 6 e le 12 ore dall’ingestione e sono prevalentemente gastroenterici (vomito, diarrea).
In caso di gravi intossicazioni subentrano i sintomi neurologici (irrequietezza tremori, convulsioni), fino alle conseguenze cardiache (tachicardia, aritmie) che possono essere anche fatali.
Quando un cane ingerisce accidentalmente del cacao, cosa bisogna/si può fare?
Rivolgersi al proprio veterinario o ad un pronto soccorso veterinario che inizierà una terapia di supporto adeguata alla sintomatologia. Sicuramente nei soggetti vigili risulta efficace l’induzione del vomito, diversamente sarà necessario ricorrere alla lavanda gastrica e successivamente si somministrerà del carbone attivo per ridurne l’assorbimento intestinale. Nei casi più gravi dovranno essere messe in atto delle terapie specifiche per stabilizzare il paziente sia dal punto di vista neurologico che cardiaco.
Le andrebbe di lanciare un appello a chi ancora, consapevole dei rischi, si ostina a dare il cacao/cioccolato ai propri cani?
Credo che il mio compito sia solo quello di trasmettere ai proprietari di cani più informazioni utili possibile. Per questo, approfitto dell’occasione per consigliare caldamente a tutti di informarsi su quali siano gli alimenti potenzialmente tossici ed evitare di somministrarli quando sono contenuti in prodotti commerciali con diciture poco chiare o addirittura assenti.
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