BASTA BOTTI: L’INTERVENTO DI LAV E MIUR
A poche settimane dal Natale, torna in auge un drammatico argomento: i botti di Capodanno. Quest’anno ci pensano LAV e il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca a mitigare il fenomeno, con “Basta Botti” un progetto che coinvolge le Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado di tutta Italia.
BASTA BOTTI: LA PROPOSTA DIDATTICA DI LAV E MIUR
Siamo dell’idea che la sensibilizzazione sia sempre un’ottimo modo per prevenire problematiche e spiacevoli situazioni (prevenire è meglio che curare, cit.). Per questo siamo sempre convinti che agire con decisione attraverso programmi di educazione civica e sensibilizzazione dei più giovani, sia un valido “investimento educativo” in vista di un futuro florido di individui dotati di buonsenso e sensibile alle problematiche che coinvolgono i nostri amici pelosi.
LAV e MIUR hanno preparato infatti una proposta didattica facile e divertente e che possa insegnare alle nuove generazioni come evitare danni agli animali e soprattutto a loro stesse, in occasione delle festività natalizie. La tradizione dei botti di Capodanno, è una vera e propria tortura per animali domestici e selvatici, senza contare i feriti tra gli umani che puntualmente ogni anno rischiano di perdere arti o addirittura la vista.
BASTA BOTTI: GLI EFFETTI SUGLI ANIMALI
I botti sono avvertiti in maniera molto più potente rispetto all’uomo; quest’ultimo infatti è in grado di percepire una gamma di suoni fino a 20.000 Hz, a differenza del cane che arriva fino a 40/46.000 Hz, per non parlare del gatto, che può arrivare fino a 70.000 Hz. Il botto, come già detto percepito più intensamente, provoca una forte paura nell’animale, che tende a fuggire. La fuga porta spesso l’animale a perdersi, causando sovente incidenti stradali. I gatti tendono a ferirsi nel tentativo di nascondersi, mentre gli uccelli rischiano di impattare contro muri e vetrate.
Non solo gli animali però subiscono le violenze dei botti. I dati del 2017 riguardanti le conseguenze dei botti di Capodanno, diramati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, riferisce che nel 2017 si sono registrati 212 feriti con un aumento del numero dei minori coinvolti, che si attesta a 50. Ben 35 di questi sono minori di 12 anni. Individui giovanissimi che dovranno fare i conti, nelle migliore delle ipotesi, con qualche ferita in grado di guarire in poche settimane, ma nei casi peggiori si rischia l’amputazione delle dita o dell’intero arto.
Il percorso didattico preparato da LAV e il Ministero dell’Istruzione, cerca di invitare gli insegnanti a sensibilizzare gli alunni e stimolarli ad una presa di coscienza sui rischi connessi agli esplosivi acquistati per le festività. Gli insegnanti che vorranno accogliere l’appello, potranno registrarsi sul sito di LAV e scaricare il materiale, che potrà essere richiesto anche in formato cartaceo, scrivendo all’indirizzo educazione@lav.it o da questo modulo.
Se sei preoccupato e vuoi sapere come prepararti per tempo in vista del Capodanno con il tuo cane, prova a dare un’occhiata al nostro articolo.